La Via Francigena può essere e va considerata come una grande opportunità, offerta  dagli organismi comunitari, sia per lo sviluppo e la valorizzazione del turismo culturale (minore, alias meno noto) in aree del Meridione d’italia, spesso dimenticate o sottovalutate dalla letteratura e dalla massmediologia prevalenti, sia per la (ri)scoperta di un territorio che vanta una storia antichissima e nel contempo per una sorta di riappropriazione dell’identità, delle tradizioni popolari e del genius loci da parte della comunità indigena che non sempre ha avuto modo di conoscere, apprezzare e quindi amare un patrimonio archeologico, storico, artistico e religioso invidiabile, che rappresenta il valore di un tesoro inesplorato o conosciuto soltanto in modo scolastico.


Alla luce di queste riflessioni e di ben altre, illustrate ampiamente nel corso dei convegni di studi, tenutisi a Barletta (Castello svevo, maggio 2010), Melfi (Pal. Vescovile, giugno 2011) e Trani (Castello svevo, gennaio 2012), il Consorzio Pro Ofanto promuove una serie di itinerari nell’ambito della Via Francigena, qui  di seguito descritti, proponendosi come soggetto coordinatore di una Rete di attori, pubblici e privati che aderiscono e partecipano attivamente all’elaborazione, promozione e realizzazione degli eventi socio-culturali, denominati  della  mobilità dolce, sostenibile e multi-modale.

Itinerari per la promozione del turismo culturale e religioso, tra mito ellenico e leggenda cristiana,su “Le antichissime Vie, Appia Traiana e Romea o Francigena verso la Terra Santa”, e per la valorizzazione del patrimonio storico, artistico e culturale a livello europeo, percorribili a piedi, a cavallo o in bicicletta.

Primo itinerario: lungo la Via Sacra Langobardorum o itinerario del Monaco Magdalveo di Verdum (VIII sec.), caratterizzato dalla presenza di numerosi Santuari religiosi, Eremi e Chiese storiche e rupestri:

  • partenza da San Paolo Civitate (antica Teanum, I millennio a.C.) ; Madonna di Stignano,Santuario di San Matteo sul Gargano (XIII sec.), San Marco in Lamis, Santuario Madonna di Pulsano (XII sec.) – Monte Calvo, altitudine mt. 1055
  • Santuario di S. Padre Pio, San Giovanni Rotondo – Via Guidonis 
  • Monte S. Angelo (Grotta dell’Arcangelo V  sec., Abbazia), S. Maria Maggiore di Siponto (XI sec., scavi archeologici),Basilica di  S. Leonardo (XII sec.), Manfredonia
  • arrivo al Santuario dell’Incoronata (A.D. 1001 d.C.)Frazione di Foggia.


Secondo itinerario: Valle del fiume Ofanto (o Tavoliere delle Puglie, Vulture e alta Irpinia), dalla foce alla sorgente, attraverso tre regioni (Puglia, Basilicata e Campania) e quattro province (Foggia, Barletta Andria Trani, Potenza e Avellino):

  • partenza da Barletta, Città della Disfida (Palazzo della Marra, Pinacoteca De Nittis, ecc.)
  • Canne, cittadella romana, resti archeologici della Battaglia (216 a.C.) e Terme romaniche di S.Mercurio
  • Minervino Murge (anche in treno locale), ipogei carsici
  • Canosa di Puglia, Percorso Dauno del IV – III sec. a.C., siti archeologici
  • Cerignola, Ponte romano, Fosse granarie, Tenute agricole storiche (già latifondi feudali)
  • Rocchetta S. Antonio, Castello medioevale
  • In treno fino ad Avellino
  • Escursione alla volta di Torella dei Lombardi.

Terzo itinerario: Castelli federiciani

  • partenza da Castel Fiorentino, il Palazzo-torre ove il Puer Apuliae spirò (“morrai sub flore..”)
  • Lucera,l’antichissima Locri  “ capitale della Daunia”
  • Montesantangelo, la reggia estiva (mt. 800 circa sul mare)
  • Manfredonia, la dimora di Bianca Lancia
  • Barletta, fortezza restaurata da Carlo V d’Angiò
  • Trani, castello sul mare a fianco del Duomo romanico che grandeggia maestoso sulla costa barese
  • Castel del Monte, la riserva di caccia “esoterica”a forma ottagonale
  • Melfi, castello a sette torri con ponte levatoio, ove Federico II emanò le Costituzioni nel 1231.